Digital Zenit – Siete solo dei poveri comunisti

Ovvero come parlare di diritti dei lavoratori ti piazza fra i “bolscevichi rossi e traitor” anche se non lo sei. E poi una campagna OOH molto interessante, novità sull’AI e meme, meme come se piovesse.

Prendo in prestito una vecchia frase di Silvio Berlusconi per introdurre questo nuovo numero di Digital Zenit: troverete il perchè del titolo nella sezione vita da freelance. Se siete pronti iniziamo.

Creatività e pensiero laterale

Questa settimana il premio creatività va sicuramente ai cartelloni interattivi, con una persona in carne e ossa attaccata al billboard per interagire con il pubblico. A metà tra il guerriglia e il classico OOH, è sicuramente esperienziale. Ho visto esempi con bar, consulenti, performer.

Probabilmente l’originale è di TBWA per Mastercard, e data a circa 12 anni fa, a dimostrazione che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma. LINK

Vita da Freelance

È un tema quello dei diritti del lavoratore che, come freelance, mi sta particolarmente a cuore. In una recente discussione su LinkedIn sembra che un velenoso, quanto strisciante, pensiero si stia facendo strada anche da noi: i diritti sono incompatibili con la crescita economica. E chi sostiene il contrario è un comunista, a detta di costoro, non una persona normale e ragionevole.

Al di là di un’idea che spazza via decenni di studi economici, giuridici, politici, premi nobel e realtà dei fatti, se anche fosse vero (ma ripetiamo, non lo è) non dovrebbe riguardare le democrazie europee, dove il patto sociale è chiaro: la tassazione può anche essere alta, ma deve servire alla redistribuzione. Anzi, dove questo patto non c’è, inizia ad esserci un movimento, anche molto forte, che lo vuole.

Infrangere quel patto sociale quindi, per di più in un periodo storico come questo, non è, credo, la più saggia delle mosse: se volete potete dire la vostra qui LINK

Della tecnica e di altre meraviglie

Settimana abbastanza piena di novità tecniche un pò ovunque ma la principale è legislativa. È stata appena varata infatti la prima versione della legge europea sull’AI. Se avete tempo leggetela qui, se ne avete poco faccio come l’accorcia bro e riassumo i punti principali:

  • più è alto il rischio di danneggiare la società più le regole e il controllo sono stringenti 
  • ricerca e difesa non avranno tali limiti (e qui il mio senso etico inizia a suonare campanelli di allarme)
  • banditi deepfake e controlli biometrici avanzati che siano discriminatori 
  • si alla biometria fisica solo in caso di terrorismo e persone scomparse

L’Europa, a quanto mi risulta è l’unica struttura governativa a regolamentarne l’uso ad oggi e speriamo segni la strada per gli altri, perchè il problema dei bias e dell’AI sarà sempre più preponderante.

Meme mon Amour

Sembra che la rubrica della scorsa settimana vi sia piaciuta, per cui si replica.

Il 90% della mia giornata lavorativa:

Anche voi lavorate in posto cosi? (via Massimo Bocca su LinkedIn che vorrebbe farne delle vetrofanie. Io ne comprerei sicuramente un paio)

Anche per questa settimana è tutto, fatemi sapere se avete suggerimenti, consigli, temi importanti per il nostro mondo da trattare, sono qui per leggervi.

Se volete potete iscrivervi qui:

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.