Nova 100, piattaforme blog, e ci vediamo a Milano

Ringrazio gli amici di Netwo, che mi hanno invitato a partecipare all’iniziativa di creare una rete tra chi si occupa di nuove tecnologie, web ed editoria. Il primo appuntamento con il gruppo ? fissato per il 7 Luglio a Milano, per un incontro di presentazione di Nova100, cosa che mi da il LA per dire la mia sul progetto.

Ho sempre avuto una posizione ferocemente critica su molti media mainstream italiani, che piu spesso che altro, quando provano a utilizzare nuove forme di giornalismo, e di editoria digitale ne combinano di cotte e di crude. Una sorta di Alvaro Vitali POST 8 1/2 per dire. Adesso per? ho letto, studiato e fatto le pulci a Nova 100 e mi sento in dovere di spezzare una lancia in loro favore.

Ho letto le critiche (LINK e LINK), e se posso essere d’accordo pienamente sul fatto che non ci si orienta rispetto ai contenuti, non concordo sull’idea che l’esperimento non apporti nulla di nuovo. La rete cresce grazie ai lettori che hanno sempre fame di notizie scritte bene. E riunire 100 blogger (o quelli che saranno) fa bene all’informazione.

Quindi non ? che il giornalismo ? morto, o cerca di cooptare gli emergenti blogger perch? non ha nulla da dire, ma cerca finalmente di rinnovarsi. E l’editoria che ci sta dietro anche. Se ? vero che prima guardava con fastidiosa aria di sufficienza quelli che erano considerati scribacchini da diario personale, adesso i pi? illuminati capiscono che chi perde il treno del rinnovamento sconter? l’errore. Ovvero i blog, l’user generated content, la next thing, come la incanaliamo e facciamo crescere in rete? Ma NON per cooptarla e fare crescere i piccoli all’ombra dei grandi, ma perch? i giornali o rinnovano il modello di business o perdono competitivit? verso chi lo f?. Il successo si chiama contenuto, lo abbiamo ripetuto cento volte. E i lettori, scusate se lo sottolineo, quando mancano bravi scrittori, giornalisti blogger o altro che siano, in grado di dire cose rilevanti, utili, nuove, perdono TUTTI.

Ho letto i moderati ottimismi (LINK) e mi sento di sposarli fino in fondo (gli ottimismi, non Gaspar), quindi ritengo che l’ombrello del Sole24ore come detto da molti non blocchi, ma magari permetta a qualcuno di emergere. Se poi lo far? in futuro sar? il primo a fare un post critico.

Dopodich?, io prima di dire che sia ok o meno lascio passare un p? di tempo e vedo come si evolve la cosa, ma fin qui mi pare positiva come idea. I media mainstream non sono morti, provano a cambiare e plaudo a chi prova a fare qualcosa di diverso, che in Italia siamo INGESSATI. Pure se sbaglia (eventualmente)…

Il vero banco di prova saranno temi come: liberta d’esprimere le proprie idee, rapporto personale tra lettori e blogger, qualit? dei contenuti, fruibilit?.

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