Alcune cose che ho imparato su Londra

Da tempo non tornavo a Londra, e con occhio critico posso notare le differenze e i motivi per cui l’Inghilterra è cosi ancorata ai suoi vecchi stili che le permettono di vivere in maniera discreta.

Dieci cose che ho imparato in 8 giorni passati a Londra:

  1. La Metro è pulita. Incredibile, non ci sono graffiti, zingari, i suonatori pagano la concessione del suolo e ci sono solo loro, e per terra rispetto ad una città come Roma sembra ci sia passata la cera. Roma sta a Londra come Londra sta a Mosca.
  2. I servizi pubblici costano un botto. Treni, autobus, metro, sono iper efficienti e puntuali, ma costano l’ira di Dio. Non parliamo poi di alcuni monumenti che viene da chiedersi se ti stiano prendendo in giro. In compenso molti musei sono gratuiti.
  3. Mangiare bene ovunque è un miraggio. O cucini in casa, o vai in posti straordinari (con costo relativamente alto), o prendi il fish & chips risposta inglese all’hamburger americano. Dei due ancora devo capire quale faccia meno male.
  4. Tutti lavorano a Londra e la crisi pare che nessuno sappia cosa sia. Negozi strapieni, assortimento infinito di qualsiasi cosa, tantissimi italiani incontrati e tutti che avevano trovato lavoro subito. Gli stipendi sono alti, come il costo della vita, ma in proporzione molto meglio dell’Italia.
  5. Alcuni inglesi hanno strane abitudini. Ho visto un sacco di ragazze, signori, gente di mezza età, in maniche corte con 8 gradi. Poi ne ho visti altri senza scarpe camminare in metro e per strada. Capisco che le scarpe dopo 8 ore facciano male ma credo che la peste bubbonica sia peggio.
  6. L’inglese ha strane idee per le sue case. La moquette è ovunque, e non voglio immaginare che manutenzione richieda per tenerla minimamente pulita. I fornelli sono elettrici e non a gas, fare bollire dell’acqua richiede dalle 21 alle 36 ore. Non esiste il bidet. Ma cosa ancora peggiore non esistono i miscelatori nei lavandini: o ti lavi la faccia con il ghiaccio, o con lava liquida, scegli tu quale rubinetto.
  7. C’è poca polizia  o forse se ne vede poca. Qualsiasi sia la spiegazione (telecamere, agenti in borghese, gas soporifero nell’aria…) ho visto tre pattuglie in giro in 8 giorni. Nemmeno i bobbies sono più quelli di una volta.
  8. Nei negozi l’attenzione al cliente è straordinaria. Mai visti commessi cosi contenti, precisi, solerti e disponibili. E non in un negozio, ma in 100 su 100. Per spiegarmi meglio: se chiedi un’indicazione la ricevi, se non capisci ti accompagnano, se non hanno l’articolo arrivano a chiamare il distributore nazionale o UN ALTRO NEGOZIO CONCORRENTE per trovartelo, se devono perdere 30 minuti per un tuo dubbio lo perdono. In Italia invece, almeno nella mia personalissima esperienza anche se spendi cifre importanti sembra sempre che ti stiano facendo un favore, e anche di malumore.
  9. I saldi sono sacri. Tutti fanno saldi, e non escono mai cose di 5 anni fa che provano a spacciarti, ma è la collezione dell’anno e il prezzo è davvero l’originale. Si fanno molti affari ma bisogna cercare con il lanternino perchè tutti assaltano la merce in saldo.
  10. Il traffico di Londra ha del miracoloso. Nessuno commette infrazioni, nessuno parcheggia in doppia fila, nessuno parcheggia nei posti degli invalidi (multa e rimozione arrivano in meno di 5 minuti), nessuno strombazza il clacson, non c’è una buca nemmeno a pagarla oro, non ci sono tombini in mezzo alla strada. E milioni di persone si muovono senza bloccare il traffico, ma al massimo con qualche rallentamento…

3 commenti

  1. Grande Robi. Mi hai ricordato cavalli di battaglia della mia adolescenza. Ho fatto diverse vacanze studio in Inghilterra e Irlanda. Il lavandino senza miscelatore mi ha fatto dare le testate al muro. L’ho raccontato a mezzo mondo: un paese evoluto come il loro ti impone di fare da miscelatore umano, ponendo le mani a coppino e compiendo dei “destra-sinistra” fulminei per lavarti la faccia a temperature accettabili. Ahahhahahahahaha.

  2. Bel post Roberto, anche io ci sono stato per 15 gg anni fa.
    Quoto tutto, in particolare riguardo al cibo in Italia non ci rendiamo conto di essere davvero fortunati. Purtroppo gli anni di vita da noi guadagnati mangiando bene, li andiamo a perdere a causa della pessima vivibilità delle nostre città. Se ci fossero metropolitane funzionanti la gente farebbe a meno delle auto, come avviene a Londra e anche in altre città d’Europa meno importanti.
    Meno auto significa più “passeggio” davanti alle vetrine e più soldi da investire in shopping, ovvero gente che cammina a piedi ed economia che gira meglio.

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