Genitori, figli, internet: protocolli, controlli e come evitarli

Si chiama Steganografia, ed è l’arte di nascondere in pubblico informazioni segrete. Usata per secoli adesso vive una nuova giovinezza grazie all’uso che ne fanno gli adolescenti in rete, per nascondersi da genitori, insegnanti, e adulti.C’è un substrato culturale comune che lega tutti i membri di una determinata fascia d’eta o gruppo. Può essere il lessico famigliare per citare la Ginzbourg, il gergo dei gruppi di amici, o semplicemente un’informazione che la maggior parte degli adulti interpreta in maniera errata. Per fare un esempio, alcuni giorni fa ho usato con una persona over 70 l’espressione “quest’oggetto è un flash”; mentre tra i ragazzi è comune, e tutti ne conoscono il significato, il mio interlocutore mi ha guardato non capendo a cosa mi riferissi.

Sfruttando quindi queste differenze culturali, è emerso da una recente ricerca che moltissimi adolescenti o giovani in genere eludono il possibile controllo degli adulti che in certuni casi non possono che avere nella propria rete sociale. Come citato nell’articolo di Danah Boyd la stessa canzone ha significati opposti per gruppi culturali diversi: mentre un genitore che ne legge le parole pensa che la figlia sia felice, un amico stretto capisce lo stato d’animo tutt’altro che allegro.

Perchè succede? Oltre al normale senso di riservatezza, molto più marcato nei confronti degli adulti, c’è da considerare che il modello personale di gestione delle informazioni è cambiato nel corso degli ultimi anni. Se prima la classica “banca dei segreti” erano gli amici, o il diario, nell’età di Facebook le informazioni vanno condivise per evitare di essere tagliati fuori dal gruppo sociale e perchè ormai gli adolescenti lo considerano normale e parte della propria vita. Quindi le stesse informazioni sono molto più esposte: lungi dall’evitare di diffonderle preferiscono strutturarle in un modo che arrivi solo ad alcuni destinatari.

Non hanno sempre successo, e anzi spesso capita che ci sia un fraintendimento del messagio da parte degli adulti. Ma di una cosa potete stare certi: è solo l’inizio della tendenza, che si evolverà sempre in maniera proporzionale all’esposizione dei propri dati in rete.

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