Tornano i Millenaristi del web in versione 2.0

Mi perdoneranno lor signori lettori, ma davvero certi toni millenaristici fatico a digerirli. Sia chiaro a tutti voi, come dice l’amico Lele Dainesi, nei prosismi mesi sentiremo parlare di bolla, di web 2.0 finito, di truffa, di capitalismo marcio. Rassegnatevi, “le vecchie signore dei salotti buoni”, per cosi dire, pontificheranno a più non posso. Da Vespa ogni sera un esperto dira che dobbiamo tornare alla terra e alla campagna. E in giro mille siura Berta vi diranno che ci vuole il vecchio posto fisso, magari in banca (di quelle che falliscono), che una volta le cose erano meglio.

Che per carità, qualcosa di vero c’è anche, ma di sicuro è una componente marginale rispetto ai gufi dei media che sperano che questa internet prima o poi finisca. Un pò come Elton Jhon diciamo, anche se dubito che il noto cantante duri più della rete, checchè lui ne possa dire o pensare.

E allora rassegniamoci, le cornacchie gracchieranno presto, e sentireo toni sempre più apocalittici: “riduzione, licenziamenti, bolla del web, bagno di sangue”. Ma d’altronde come si può spiegare ad un pennuto la frase di Rotschild “quando il sangue comincia a scorrere, i guadagni crescono, le aziende migliorano, e tutto il sistema si prepara ad un balzo in avanti” ?

Il web è forse l’unico mercato dove il capitalismo funziona bene: se sei bravo resti dentro, se no al prossimo giro sarai polverizzato.

Amen.

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