Il sucesso dei blog porta anche il trash?

Vi ricordate “er mutanda”? Quello che a Domenica In ha minacciato Adriano Pappalardo di ammazzarlo, gridando e regalandoci uno degli episodi più trash nella storia della tv italiana?  Era, secondo me, il classico attacco per farsi pubblicità, fare parlare di se, insomma l’applicazione concreta del “bene o male, purchè se ne parli”. Non mancava nessun elemetno: l’onore (pseudo) ferito, le urla, le minacce fisiche e verbali. Diciamo sufficientemente trash da farci creare una puntata ad hoc dal programma ravanatore di “spazzatura dei media” per eccellenza: Porta a Porta.

Mi chiedevo se tutto questo si potesse applicare al mondo dei blog. Se, ma sopratutto quando. La risposta, (purtroppo?) l’ho avuta in questi giorni leggendo questo

Anche qui gli elementi ci sono tutti: ricerca di visibilità, attacco frontale e diretto su molti blogger visibili, la promessa che ci sarà di più. Usa anche uno pseudo scudo di rispettabilità inserendo qui e li brevi considerazioni morali(stiche). Ecco, devo dire che questa, a differenza di altre precedenti polemiche della blogosfera, va considerata come il segno che qualcosa è cambiato. I blog hanno successo, e vengono un pò visti come un palcoscenico molto ampio e molto ambito. Per cui dopo i primi colonozzatori, dopo i blog personali, è giusto che arrivino i primi personaggi diversi, un pò Funari, un pò Enrico Ghezzi, un pò “er mutanda”, un pò Paolini. Per carità, lui magari non è nessuno di questi, diciamo che crea una categoria nuova e adatta al web.
Ultima considerazione: non prendete questo post come una polemica, è solo una considerazione sociologica mia, per quanto possa valere.

7 commenti

  1. Innanzitutto successo è con due c. Capita.
    Io sto cercando di dimostrare che nella blogosfera c’e’ un pò di omertà, tutti che sprecano sorrisoni ai barcamp ma si scannano per 3 posizioni su blogbabel in cambio di tramezzini, rasoi e cotillon (ovvero {s}vendersi per il nulla).
    L’importante è però essere social, essere amiconi, partecipare a delle cene solo per linkarsi a vicenda e scalare una classifica gestita da altri blogger. Non importa se poi (appunto) ci si ammazzerebbe (digitalmente parlando) per un paio di caramelle Valda.

    Tu puoi anche darmi del peracottaro, è un tuo diritto.
    Nel mio piccolo credo invece di cercare di riportare la blogosfera coi piedi per terra, dimostrando che giocare a fare i giornalisti non rende automaticamente giornalisti. Idem per i divulgatori, i guru eccetera eccetera.
    E’ un mondo di copia-incolla dove se uno parla con un operatore della 3 può creare un caso mediatico fondato (praticamente) sul nulla. Un posto autoreferenziale dove ognuno si spaccia per quello che non è. Come vedi so sono disposto al confronto anche non trash: l’importante è che mi garantisci motivazioni obbiettive. E a differenza del tuo paragone, non ti ho minacciato di morte.

  2. Ciao Paul, benvenuto!
    Perdonami gli errori di ortografia, capitano. Sono solo un umile scribacchino nella vigna di internet..un pò come quel so sono del tuo commento 🙂

    Dissento sul fatto di darti del peracottaro, non mi piacciono gli attacchi, contesto invece il contentuto del tuo post: penso a quello che dici su Gigi e lo trovo inutile, magari ci fossero i twitteri nella PA. Volesse Dio che la PA sapesse cos’è Twitter, immagini le possibili applicazioni? Fossero anche soltanto riguardo alla apertura mentale di chi opera nella PA.

    Penso alle foto che citi e mi sembrano un appiglio banale, guardo le presentazioni o i post incriminati e ancora vedo qualcosa che può farmi un pò sorridere. Ma riflettere su quello su cui vorresti che riflettessimo no.

    Ecco, vuoi davvero riportare la blogosfera con i piedi per terra, perchè secondo te vola troppo alto? Trovami esempi calzanti, parlami di errori in ciò che viene segnalato, di incompetenza sugli argomenti tecnici, di superficialità nello scrivere.

    Se mi parli di foto, vagine e rotten vedo solo polemica, e non quegli argomenti e quelle motivazioni di cui vorresti che discutessimo.

  3. Ah, quindi il problema è solo l’affaire Gigicogo? Ok.
    Tu trovi un bene auspicabile che le PA comunichino con i loro utenti attraverso sistemi tipo Twitter.
    Potrei anche dibattere sul fatto che reputo Twitter una immensa bolla della new-new-new economy rispetto a tanti altri sistemi di comunicazione, ma la nostra discussione non credo debba vertire sulla bontà di Twitter o meno. O se vuoi sì, fammelo sapere.

    Però necessito di una informazione in più, mi stai chiedendo se:
    a) Approvo che un dipendente delle PA twitti con suoi amici selezionati che non vivono nella regione del dipendente pubblico twitterante, di argomenti che nel 99% esulano dai normali rapporti PA–>cittadini, in maniera del tutto protetta in cui solo lui può decidere chi accettare o meno? Dal mio personalissimo punto di vista lui può fare quello che vuole: ma almeno sappia che qualche suo amico incluso (che ora considera “comare”) nella sua lista twitterofila è infastidito dal fatto che utilizzi mezzi informatici e tempo retribuito per fare queste twitterate e che ogni tanto ha espresso questo malcontento a me. That’s all.
    Voglio dire, c’e’ di peggio nelle PA. A me personalmente lascia solo un cincinin perplesso il fatto che mostri questa attività come un suo fiore all’occhiello. Tutto qui: fondamentalmente è un bravo ragazzo.

    o mi stai chiedendo solo:

    b) Se penso che sia bello che un qualsiasi comune di Roccafritta abbia un account twitter per parlare con la popolazione del territorio? Argomento interessante ma diversissimo dal punto a). Lo reputo inutile come il messaggino del PresDelCons che mi ricorda di andare a votare.

    Gli esempi di malablogosfera te li ho già fatti, come il viral marketing al contrario tipo la faccenda Skyphone o che basta foraggiare di caramelline qualche blogger per avere post a go-go. Ci possiamo aggiungerei vari appelli spariti nel nulla sul “Free Burma”.

    Muore Biagi o Pavarotti e il blogger benedisce l’avvenimento perchè almeno può scrivere qualcosa.
    Sono io quello cinico? Perchè utilizzo termini non consoni alla “blogosfera bene” come “vagine” e “rotten”?

  4. Se cambiamo argomento rischiamo di non capirci, proverò ad essere lapidario per evitare fraintendimenti.

    Ritengo il post che hai scritto non basato su fatti concreti.

    Esempio 1: Gigi e Twitter. Secondo me fa bene e va incoraggiato, lui e la PA tutta, perchè diffondono conoscenza. Credo che sia pagato anche per questo dallo stato. Se poi si vuole usare anche in maniera open per il comune di Pipperle inferiore, mi sta bene, provare non costa nulla.

    Esempio2: mi citi Mantellini. Ora se mi dici che fa il radiologo lo dici per sminuire il suo parlare di tecnologia. Se mi porti un esempio concreto di incapacità, errore, o altro sarò lieto di discuterne.

    Esempio3: Skypephone. E’ un ottimo esempio di quello che non leggi mai sui giornali. Non ho visto autoincensamenti, ho visto uno che mi ha fatto vedere una realtà concreta che ho conosciuto come cliente. Ha fatto bene a denunciarlo. Non vedo dove si sia autopromosso blogger paladino giornalista della blogosfera…

    Esempio4: blogger e informazioni riciclate. Qui è solo un problema di selezionare le fonti. Non ti piace uno? Zac, tagli il feed e tanti saluti. Però devi riconoscere che molte delle fonti citate da diversi blogger, sono frutto di ricerca, traduzione, approfondimento. Il blogger è letto non perche figo, ma perchè interessante e bravo, ti fa capire, ti fa seguire cose delle quali nemmeno sapevi l’esistenza. E’ un signor nessuno, venuto su con la sua bravura. Quando farà schifo perderà lettori. Se non lo fa merita di essere cnsiderato bravo come fanno i suoi xmila lettori..

    Ecc Ecc, gli esempi sono ancora molti, diciamo che questi rendono il concetto.

  5. Pazienza, non ci capiamo proprio.
    Io dico “A” e tu pensi “K”.

    Esempio 1:
    Se mi dici che il comune di Pipperle Inferiore apre un twitter e questo è un bene, ti rispondo che lo reputo una stupidata. Mio parere contro il tuo, possiamo discuterne all’infinito ma ognuno rimane delle proprie opinioni.
    Se mi dici che un dipendente delle PA (non mi riferisco a Gigi Cogo, non me ne frega niente di lui, non voglio immolarlo ad una causa che non appartiene ne a me ne a lui) debba essere INCORAGGIATO ad usare Twitter, e che debba essere INCORAGGIATO ad usarlo per motivi personali in forma protetta, abbi pazienza, per me è proprio una delle più grosse puttanate mai sentite. Mi parli di un candidato alle primarie? Twitter ci può (anche) stare. Mi parli di un generale di corpo d’armata? Twitter ci può (anche) stare (stretto). Mi parli di una impiegata all’ufficio anagrafe? Puttanata galattica. Spero che la mia filosofia a riguardo ti arrivi cristallina.

    Esempio 2:
    Mantellini. E’ una offesa dire che è un medico radiologo? Anzi, è laureato. Io non lo sono, ad esempio. Ho a malapena finito la terza media, e so che non faticherai a credermi.
    Detto questo io lo reputo un po’ spocchiosetto e a volte un pelo di parte (quella sbagliata). L’ho incontrato più e più volte e mi ha sempre dato questa impressione. Giusta? Sbagliata? Sono pronto a ricredermi.
    Mi hanno segnalato che lui è un medico radiologo, io mica sono andato sull’albo dei medici a spulciare questa informazione, mi credi? Bene. Ho riportato questa informazione.
    Inoltre mi ha fatto sorridere il modo in cui ha gestito altre punzecchiature da parte della Persona Depressa, e ho notato che tanta e tanta vita passa attraverso il suo blog, tranne la sua professione.
    Andrò all’inferno perchè ho detto ad un medico che è un medico? Vabbè, non giriamoci intorno. Sono invidiossissimo di Mantellini, rispetta il mio segreto.

    Esempio3:
    Non mi riferisco a quel povero martire che ha dato una notizia (per lui vera ma non così vera per il resto del mondo). Io parlo del tam-tam che ne è venuto fuori da parte di tutti gli altri che hanno riportato la notizia perchè parlare di IT è un must reso obbligatorio dalla costituzione Italiana! O no?

    Esempio4:
    Qui ti potrei contraddire con esempi a valanga. E io sono l’esempio calzante. Parli male della blogosfera? Tutti ti leggono, ti linkano, ma non ti commentano. Troppo sbattimento la comunicazione a due vie.
    Sono letto ma non commentato. Perchè? Faccio puzzette? O non sono nella lista dei giusti?
    Parli di come salvare una vita ad un bambino malato? Tutti ti leggono in cambio di altrettanti link ma non cacciano fuori un soldo (hint: cerca Gramos).
    Parli di puttanate da mattina a sera? Alcuni ti leggono, nessuno ti linka, nessuno ti commenta ma puoi sempre ricorrerere al link ricorsivo.

    E ora scusa se scappo, vado a minacciare di morte qualcun altro.

  6. Tutto chiaro, entrambi abbiamo espresso le nostre idee chiare e cristalline…buona bloggata.

  7. Caro @PaulTheWineGuy
    ribadisco quello che ti ho scritto.
    Contestualizare e conoscere PRIMA di mettere alla berlina. Provaci!

    Quando vuoi le porte del mio Ufficio sono aperte, e ci son passati altri blogger e altri verranno, perchè sto aprendo la PA anche all’esterno e Venetoexpo ne è solo un piccolo tentativo di contaminazione.
    Vogliamo privarci anche di queste opportunità?
    Scusami ma sull’uso di Twitter hai una visione limitata. Parliamone.

    Ciao

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